La Scozia a Natale diventa un luogo incredibilmente magico. La festa natalizia è sentita in ogni singola parte di questo Paese e dei suoi abitanti. Proprio perché viene attesa con grande fermento ed eccitazione, quando arriva… beh è un vero e proprio spettacolo!
Edimburgo, così come Glasgow e altre città della Scozia, dà il via ai mercatini di Natale già dalla metà di novembre. Quest’anno alcune celebrazioni si protrarranno addirittura fino al 6 gennaio 2024.
Ma come mai il Natale per gli scozzesi è così importante?
Quando si dice che si comprende l’importanza di qualcosa solo quando ti viene privata, non potrebbe essere più azzeccato nel caso della Scozia.
Per rispondere quindi a questa domanda, dobbiamo fare un piccolo salto indietro nel tempo.
Ripercorrere il passato è fondamentale per capire la storia che lega gli scozzesi al Natale e perché è stata così travagliata.
Qual è la storia del Natale in Scozia?
Possiamo tracciare i primi festeggiamenti natalizi con i Vichinghi, che arrivarono in Scozia nel 700 d.C.
I Vichinghi festeggiavano il solstizio d’inverno chiamato Yule (‘festa’). Le feste pagane dello Yule venivano celebrate per 12 giorni per marcare la fine del buio e l’inizio della luce.
Fu proprio con l’arrivo del Cristianesimo che lo Yule divenne una celebrazione cristiana e prese il nome di Natale.
Nel 1560 quando la Scozia si separò dalla Chiesa cattolica, il Natale venne abolito. Tutto ciò che era legato al cattolicesimo romano e, quindi, anche le celebrazioni dello Yule vennero bannate. Furono messi soldati a pattugliare le strade per fermare ogni tipo di festa. Addirittura cantare un canto natalizio era considerato un grave crimine.
Per diversi anni ci furono rivolte nel giorno di Natale e la festa non si estinse mai del tutto.
Il divieto fu ufficialmente abrogato nel 1712, ma la Chiesa continuò a disapprovare le celebrazioni festive. Le punizioni per chi celebrava lo Yule erano severe e il giorno di Natale non era un giorno festivo.
Tuttavia, si sa che gli scozzesi hanno un animo divertente. La messa al bando del Natale li spinse a festeggiare comunque la vigilia di Capodanno. Divenne così un grande party, che conosciamo come ‘Hogmanay’. Proprio per questo il Capodanno di Edimburgo è un evento spettacolare che attira milioni di persone ogni anno.
Con l’avvento al trono di Carlo II, il 25 dicembre 1958 tornò ad essere ufficialmente un giorno di festa. Nel 1974 anche Santo Stefano e Capodanno ottennero lo status di giorni festivi.
Ecco perché oggi, sia il Natale che l’Hogmanay, sono ampiamente celebrati in Scozia e considerati feste importanti.
Quali sono le tradizioni natalizie della Scozia?
Alcune aree della Scozia sono legate alle antiche tradizioni appartenenti ai Vichinghi. C’è ancora chi prepara il pane di Yule per la famiglia o chi brucia un ceppo di Yule (legno) nella speranza di avere fortuna e prosperità nell’anno a venire.
Alcuni accendono i fuochi e decorano le case con agrifoglio e vischio. Altri, preferiscono bruciare un ramoscello di sorbo sperando che sia d’aiuto a eliminare le discordie tra familiari o vicini.
Le moderne tradizioni natalizie, invece, sono più simili a quelle dei Paesi europei. Si cantano canzoni natalizie e si decorano le case. È d’uso comune posizionare un albero di Natale alla finestra e una ghirlanda alla porta d’ingresso. Le tipiche case scozzesi, con le grandi finestre a bovindo, rendono magica la vista degli alberi illuminati, anche da fuori.
Anche i bambini scozzesi scrivono le lettere a ‘Santa‘ (così chiamato Santa Claus in Scozia). La vigilia gli si lascia qualcosa da mangiare, solitamente delle mince pies o torte di carne macinata. Siccome Santa deve riprendersi dal freddo che accumula volando, gli si prepara anche un bicchiere di sherry o whisky. Mentre le carote vanno alle renne.
Una volta pronti i preparativi del 25 dicembre, non resta altro agli scozzesi che godersi la vigilia di Natale. Recarsi ai mercatini di Natale di Edimburgo è uno dei tanti modi in cui gli scozzesi amano godersi lo spirito natalizio. Alcune famiglie partecipano alla messa di mezzanotte.
Il giorno di Natale, dopo essersi scambiati i regali, gli scozzesi si riuniscono intorno alla tavola per un pranzo abbondante. In quest’occasione, il loro animo spiritoso esce tutto: si raccontano barzellette, si gioca a tirare i crackers, si fanno brindisi, infine, ci si rilassa. Alcuni non perdono l’occasione di ascoltare il discorso annuale del Re oppure di guardare uno dei classici film festivi.
Cosa c’è sulla tavola degli scozzesi?
La sala da pranzo viene solitamente allestita con disegni tartan che donano un caldo aspetto alla tavola. Giusto poche cose: una tovaglia a quadri rossi, runner in tartan e cracker natalizi e il gioco è fatto.
Il pranzo di Natale in Scozia segue il detto ‘piatto ricco mi ci ficco’. Si comincia con il tacchino arrosto che, se a dovere, è ripieno del tipico haggis.
L’haggis è la carne di pecora mescolata con strutto e farina d’avena. Nonostante l’aspetto scuro non inviti affatto, ti assicuro che provarlo è tutta un’altra storia. Il tacchino viene contornato con patate e pastinaca arrosto.
Sono tipici anche i famosi ‘pigs in blanket’: salsicce di maiale avvolte nella pancetta.
Non è tutta carne, però! In alcune famiglie anche il salmone fa da protagonista. Inoltre, vengono servite altre verdure, come broccoli e carote.
Il dessert è il Christmas pudding: un dolce delizioso a base di frutta secca che viene servito con crema al brandy.
Sono buonissime anche le mince pies, dei tortini ripieni di frutta, spezie e strutto.
I classici biscottini scozzesi Shortbread sono il finale perfetto per coloro ai quali non è rimasto tanto spazio per il dolce.
Conclusioni
Se sei arrivatə a leggere fin qui, ti sembrerà evidente che il Natale in Scozia non è solo paesaggi innevati, addobbi e tartan. La sua storia e le tradizioni rendono questo periodo dell’anno ancora più suggestivo.
E poi ci sono le renne! Il Cairngorm National park (il parco attorno alle Highlands) è la casa di questi magici animali. A novembre e a dicembre, le renne addestrate del parco, si sposteranno per tutta la nazione per farsi conoscere da grandi e piccini.
Ovunque passerai il Natale, spero sia ricco di tradizioni. Che siano scozzesi, italiane o un bel mix, saranno sicuramente piene di significato.
Nollaig Chridheil! (Buon Natale in gaelico).
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