Edimburgo non è solo una splendida città nella quale migliaia di persone si trasferiscono ogni anno, ma è stata la casa di personaggi famosi che qui si sono formati e hanno influenzato il mondo.
Proprio per questa ragione se andrai a visitare il centro storico, oppure la New Town, non potrai ignorare l’esistenza di queste connessioni.
Tutto a Edimburgo è intriso di significato.
Molti edifici e strade sono luoghi dove, in realtà, hanno risieduto o studiato illustri scienziati, filosofi, scrittori o ingegneri.
Minuscole targhette o statue, all’apparenza sobrie, sono lì proprio per commemorare queste persone, molte delle quali, scozzesi.
Io stessa ho scoperto alcuni di questi luoghi dopo che per anni ci sono passata davanti.
Perché, spesso, si tende a pensare che solo nei musei si trova la storia delle città o che si debbano dedicare monumenti di grande rilevanza.
In realtà, mi sono stupita molto nello scoprire che alcuni edifici o luoghi di nascita di tali personaggi non erano pubblicizzati quasi per niente.
Una scelta per attirare meno turisti possibile?
Può darsi. La verità è che alcuni edifici sono oggi uffici o ambienti adattati ad altro uso e potrebbe sicuramente disturbare se ci fosse un via vai continuo di gente.
D’altronde si sa che Edimburgo sa essere abbastanza busy con i suoi turisti.
Personaggi famosi di Edimburgo e i luoghi da visitare
Probabilmente, leggendo il titolo o l’intro di questo articolo potresti pensare che tu già conosci alcuni personaggi importanti.
Non è, forse, proprio la scrittrice di Harry Potter ad aver speso diversi anni e scritto vari capitolo della famosa saga a Edimburgo?
Ebbene sì. Ma, proprio perché è un’informazione nota sulla quale ho già scritto, non mi soffermerò a raccontare dei luoghi di Harry Potter legati a J.K. Rowling.
Poco fa ho scritto che non sempre si dedicano musei a questi personaggi e sono stata imperfetta.
A dir la verità, uno dei musei gratis di Edimburgo è proprio il Writers’ Museum, dedicato a tre scrittori che hanno fatto la storia della letteratura scozzese e non solo.
Si tratta di: Robert Louis Stevenson, Walter Scott e Robert Burns.
Del poeta scozzese Robert Burns già sappiamo la sua storia e le varie tradizioni che lo legano tutt’oggi a Edimburgo, tra cui la Burns Night.
Di Walter Scott ci rimane, oltre alle opere e al tartan, lo Scott Monument, uno dei più grandi monumenti dedicato ad uno scrittore. La sua statua e quella del suo cane sono collocate proprio al di sotto del monumento.
Scopriamo invece cosa si può trovare oggi di R. L. Stevenson e quali altri personaggi ritroviamo legati alla bellissima Edimburgo.
Robert Louis Stevenson
Nato nel 1850 a Edimburgo, Stevenson è ricordato maggiormente per i suoi libri di viaggio e i suoi racconti di avventura, tra cui “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”.
Figlio di genitori borghesi, il padre era un ingegnere che aveva costruito la maggior parte dei fari d’alto mare intorno alle coste della Scozia.
A causa delle persistenti cattive condizioni di salute, Stevenson ebbe un’istruzione limitata. Frequentò la University of Edinburgh a 17 anni per studiare legge ma la abbandonò per dedicarsi alla scrittura.
Non visse tutta la vita a Edimburgo. Nel 1890 si trasferì nelle Samoa, convinto di non poter sopportare un altro inverno in Scozia. Il clima dei tropici aiutò molto le sue condizioni di salute e vi rimase fino alla morte nel 1894.
Oltre al Writers’ Museum che riporta oggetti della vita di Stevenson, oggi a Edimburgo, molti luoghi lo ricordano.
Nella Cattedrale di St Giles, si trova una scultura in bronzo in rilievo che lo raffigura seduto su un letto, con una coperta sopra, a scrivere.
Nei Princes Street Gardens si trova una lapide con la scritta “RLS – A Man of Letters 1850-1894”.
Vicino al famoso Colinton Tunnel, all’esterno della chiesa parrocchiale dove Stevenson andava a messa la domenica, si trova la più importante statua dedicata a lui. Inaugurata dal famoso scrittore di Edimburgo Ian Rankin, raffigura Stevenson da bambino con a fianco il suo cane.
L’iscrizione sulla lastra recita: “Non ci sono stelle così belle come i lampioni di Edimburgo”, Robert Louis Stevenson, 1850 – 1894.
Meno conosciuta è la casa di Stevenson, situata al numero 17 di Heriot Row. È stata riadattata a Guest House, pertanto non è visitabile ma, di fronte, troverai una targhetta che racconta dello scrittore.
Se sei fan del suo romanzo “Kidnapped” (“Ragazzo rapito”), ti farà piacere sapere che c’è una statua dei protagonisti situata sulla collina di Corstorphine.
Alexander Graham Bell
Edimburgo diede i natali a un altro personaggio importantissimo nella storia mondiale, Alexander Graham Bell.
Perché importante?
Il signor Bell fu colui che nel 1876 introdusse il telefono per la prima volta nella storia.
Scienziato, inventore, ingegnere e innovatore, sia la madre che la moglie di Bell erano sorde e questo lo portò a fare ricerche sull’udito e sul linguaggio.
Questi studi sfociarono, in seguito, nell’invenzione di mezzi di comunicazione alternativi, tra i quali il telefono.
Un’invenzione che mi piace chiamare rivoluzione. Da ora in poi i limiti umani hanno un potente alleato: la tecnologia.
Bell si trasferì poi a vivere in Canada per continuare i suoi studi sulla voce umana. Quando tornò in visita a Edimburgo, nel 1920, fu nominato Freeman di Edimburgo.
Oggi sono in molti a credere che Bell fosse americano ma, invece, era scozzese!
Nacque proprio a Edimburgo, la sua casa si trova ancora al numero 16 di South Charlotte Street. Come per Stevenson, la casa ha oggi un altro uso e pertanto si trova solamente una targhetta commemorativa.
A pochi passi da Carlotte Square, su George Street, troviamo uno dei famosi pub Wetherspoon, che è stato intitolato ad Alexander Graham Bell. Sulle pareti del pub sono esposti vecchi telefoni e disegni delle invenzioni di Bell, oltre a fotografie di lui e altri personaggi originari e residenti a Edimburgo.
Bell o Meucci?
Una piccola parentesi per rispondere a una domanda che so che ha buone possibilità di attraversare la tua mente in questo momento.
In Italia ci viene detto che il telefono è orgoglio italiano poiché inventato da Meucci.
Tuttavia, sembra proprio che fu Bell, nel marzo del 1876, a depositare il brevetto e attribuirsi così il titolo di inventore del telefono.
Se Bell avesse preso spunto dal progetto di Meucci non si può davvero sapere. Venne, da un giudice, dichiarato che mentre il telefono di Meucci era solo meccanico, quello di Bell era anche elettrico.
Arthur Conan Doyle
Non tutti sanno che Arthur Conan Doyle, lo scrittore di Sherlock Holmes è nato proprio a Edimburgo, nel 22 maggio 1859.
Essendo la Scozia poco presente nelle storie di Holmes, che sono ambientate a Londra o in località rurali dell’Inghilterra, è normale che non si associ lo scrittore a Edimburgo.
Invece, fu proprio alla facoltà di medicina dell’Università di Edimburgo, che Doyle subì l’influenza dell’uomo che avrebbe ispirato il più famoso detective della narrativa.
Quest’uomo era Joseph Bell, un insegnante dell’università famoso per le sue deduzioni logiche nel fare le diagnosi mediche.
Dopo l’uscita del primo racconto di Sherlock Holmes, la somiglianza tra Holmes e Bell fu di gran lunga evidente.
Addirittura Robert Louis Stevenson, che aveva anche lui studiato con Bell, scrisse a Doyle: “I miei complimenti per le vostre avventure di Sherlock Holmes, molto ingegnose e molto interessanti. … può essere il mio vecchio amico Joe Bell?“.
L’edificio in cui nacque si trovava in Picardy Place, all’estremità di Leith Walk.
Sebbene la casa sia stata demolita negli anni ’60, la posizione è oggi segnata da una statua (foto qui sopra) raffigurante il personaggio di Sherlock Holmes.
Nella chiesa di fronte, St Mary’s Cathedral, Doyle era stato battezzato.
All’angolo con York Place, si trova il Conan Doyle pub, un luogo speciale dove godersi un pasto circondatə dai cimeli di Doyle.
Un altro posto da visitare è il Sir Arthur Conan Doyle Centre, situato al 25 di Palmerston Place.
Essendo Doyle uno spiritista convinto, in questo centro dove si vuole commemorare la sua vita e i suoi successi. È uno spazio dove si può coltivare il proprio benessere fisico, mentale e spirituale. Io l’ho visitato per caso e mi sono proprio sentita accolta da questo luogo.
Charles Darwin
No, questa volta non ti dirò che Darwin era nato a Edimburgo. Era, infatti, inglese.
Tuttavia, il padre che lo riteneva solo un perditempo interessato solo al tiro a segno, lo mandò a studiare medicina alla University of Edinburgh, nel 1825. Vi rimase per due anni.
Questa fu per lui un’esperienza formativa anche perché non esisteva, all’epoca, un’università scientifica migliore di quella di Edimburgo.
Lì si appassionò alla storia naturale, conobbe evoluzionisti e biologi che lo influenzarono molto ed entrò a far parte di un club studentesco dell’Università.
Insomma, tutto imparò fuorché la medicina: detestava l’anatomia e la chirurgia lo disgustava.
Inoltre, la frase che passò alla storia non va di certo a favore dell’Università di Edimburgo. A quanto pare Darwin disse: “L’istruzione a Edimburgo si svolgeva interamente tramite lezioni, che erano intollerabilmente noiose, ad eccezione di quelle sulla chimica”.
Parliamo di quasi duecento anni fa e la modalità delle lezioni è ovviamente cambiata.
Sembra, però, evidente che Darwin a Edimburgo si avvicinò agli studi che lo portarono a pubblicare il libro “L’origine delle specie “.
Oggi di Darwin a Edimburgo rimane una targa che si trova sul retro del National Museum of Scotland e recita: “In questo luogo Charles Darwin (1809-1882), autore de L’origine delle specie, alloggiò al numero 11 di Lothian Street mentre studiava medicina all’Università di Edimburgo nel 1825-1827″.
Conclusioni
Per ora mi fermo qua, ma ci sarebbero ancora altri personaggi di grande rilevanza che sono passati per Edimburgo.
Quanto realmente ti potrebbe servire sapere che a Edimburgo sono nati o hanno studiato questi personaggi di grande fama e intelligenza?
Beh, secondo me aiuta a comprendere fino in fondo l’anima di una città.
Visitare un luogo non è solo scoprire i fatti storici, vedere i monumenti o grandi opere d’arte. A volte serve anche conoscere la storia di chi lo abitava, di chi vi aveva vissuto o lavorato.
Chi erano queste persone? Cosa ne hanno ricavato a vivere a Edimburgo? A cosa hanno contribuito?
La gente passa e va, vive e muore, ma le azioni rimangono. Edimburgo è oggi fortemente riconoscente ad ognuno di questi illustri personaggi.
Inoltre, sapere che Edimburgo è stata fonte di ispirazione, luogo di studio e di nascita di queste celebrità dice tanto di questa città e della cultura scozzese.
Con questa mia riflessione, ti lascio ai tuoi pensieri e da adesso, quando passeggerai per le vie di Edimburgo, saprai dare un significato in più a certi palazzi, strade o piazze.
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