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Assistenza sanitaria in Scozia: tutto quello che c’è da sapere

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Se hai intenzione di trasferirti in Scozia da solə, con un/una partner o con la tua famiglia, uno degli aspetti fondamentali da conoscere è quello dell’assistenza sanitaria.

In merito a questo argomento, potresti aver già parlato con degli italiani (o altri stranieri) che vivono qui. In quel caso lascia che ti faccia una premessa.

Dalla mia esperienza di vita a Edimburgo quello che ho imparato è che bisogna fare attenzione con chi si parla di determinati argomenti. 

Questo non perché ci sia chi ha torto o ragione, ma semplicemente perché la gente parla sulla base del proprio vissuto.

Quindi, ci sono gli italiani che non hanno mai avuto un problema di salute e che ti diranno che la sanità in Scozia è ottima (semplicemente perché basta guardare le strutture ospedaliere o il fatto che la sanità è gratuita).

Poi, incontrerai chi ha avuto delle esperienze e si metterà le mani nei capelli, probabilmente chiedendosi da dove sia meglio partire.

Infine, potresti incontrare chi non ha mai avuto a che fare con la sanità pubblica, bensì solo con quella privata, che potrebbe anche raccontarti situazioni vissute serenamente.

In questo articolo, oltre a spiegarti il funzionamento del sistema sanitario scozzese, vorrei anche mettere a confronto la sanità pubblica e privata e il ruolo dell’assicurazione sanitaria.

Io ho avuto l’occasione di provarle tutte e tre (non la chiamerei fortuna) per periodi prolungati di tempo e per svariate dinamiche.

Quindi, anche sulla base del mio vissuto, cercherò di darti un’idea di come sia l’assistenza sanitaria in Scozia e di come potresti riuscire a stare bene.

Come faccio ad avere un dottore della mutua?

Portone di GP per assistenza sanitaria in Scozia

Partiamo dalle basi.

Se ti sei trasferitə da poco a Edimburgo o in Scozia e hai intenzione di rimanere per più di sei mesi, dovrai registrarti al medico della mutua, detto GP (General Practitioner), nell’area circostante casa tua. 

Infatti, in Scozia, il medico della mutua non lo puoi scegliere ma dev’essere quello geograficamente più vicino al tuo indirizzo di residenza.

Per poterti iscrivere dovrai:

Una volta che hai individuato il GP, potrai cercare sul loro sito internet la registration form da compilare e inviargliela tramite email.

Se vivrai in centro a Edimburgo potrebbe volerci un po’ a trovare il medico della mutua. Questo nel caso in cui siano al completo e non accettino, di conseguenza, nuovi iscritti. Se ti succede, puoi contattare la NHS e saranno loro a indirizzarti verso gli altri studi medici disponibili in zona. 

L’assistenza sanitaria pubblica in Scozia: i lati positivi

Ti sarà capitato di sentire dire che in Scozia la sanità è gratuita. Ebbene è vero!

Il sistema sanitario nazionale (chiamato in UK, NHS) è gratuito per quanto riguarda l’assistenza primaria e quella secondaria (nel caso di visite o esami specifici).

Il sistema sanitario scozzese è un organismo indipendente dagli altri sistemi sanitari pubblici del Regno Unito, quindi differisce rispetto all’Inghilterra, ad esempio, dove non è completamente gratuito.

Ma torniamo a noi.

L’assistenza sanitaria gratuita della Scozia ti consente di usufruire gratuitamente di:

  • Visite dal medico della mutua.
  • Visite odontoiatriche.
  • Prescrizioni del medico della mutua. Dovrai semplicemente ritiarle in farmacia.
  • Se il tuo problema di salute va oltre alle competenze del medico della mutua, potrai ottenere un referral (ovvero uno scritto del GP, il/la quale ti rinvia a unə specialista), Le varie visite/esami o eventuali operazioni saranno, in quel caso, completamente coperte dalla NHS.

Un’altro elemento positivo sono gli ospedali scozzesi. Abituati a quelli italiani un po’ malconci, con macchinari obsoleti, lettini vecchi e scomodi, le attrezzature e le strutture ospedaliere scozzesi sono decisamente anni luce avanti.

L’assistenza sanitaria pubblica in Scozia: i lati negativi

Veniamo ai lati non propriamente buoni che questo sistema, apparentemente perfetto, comporta.

Ci tengo a precisare che sono considerazioni che ho tratto dalla mia esperienza e da quella di molte altre persone che negli anni ho conosciuto (di qualsiasi nazionalità, anche scozzesi) e che hanno avuto i medesimi riscontri, seppure con esigenze di salute completamente diverse.

Se è vero che i medici della mutua ti prescrivono qualsiasi farmaco gratuitamente è anche vero che sono estremamente restii a farlo.

Finché si tratta di paracetamolo e altri farmaci basici lo faranno. Quando comincia a trattarsi di prescrivere antibiotici o farmaci più impegnativi, giustamente si devono accertare che tu ne abbia realmente bisogno. 

Come se ne accertano?

Ogni medico di base del NHS agisce sulla base di una specie di tabella o copione, che dir si voglia. Quindi, ogni volta che accuserai dei dolori, ti faranno le stesse domande schematicamente.

Fin qui, mi dirai, non c’è nessun problema.

Purtroppo, spesso e volentieri, queste loro domande non portano a grandi risultati.

Mentre il nostro obiettivo è essere curati e stare bene. Il loro generalmente è quello di non darti farmaci potenti per non finire nei guai e per risparmiare.

Pertanto, a meno che tu non abbia un problema davvero grave, il famoso “referral”, ovvero il rinvio a un medico specializzato, non ti verrà concesso tanto facilmente

Dovrai supplicare, piangere e arrivare a farla molto più grave di quanto non lo sia per scuoterli e, magari a quel punto, riusciranno a prescriverti almeno un antibiotico. 

Sulla base di questi esempi capirai che è un sistema molto rigido e che non basta cambiare medico della mutua (cosa difficile se abiti nella stessa zona) per ricevere un’altra opinione.

Tutti ti diranno la stessa cosa perché loro devono agire così. Spesso consigliano rimedi fatti in casa e prettamente naturali, il che è da premiare. Io, ad esempio, preferisco evitare, se posso, di assumere farmaci e ho sempre seguito i loro consigli che, ahimé, si sono sempre rivelati inadeguati oltre che inutili.

Ti faccio un esempio concreto ora.

Mettiamo caso che tu voglia fare una visita ginecologica di routine. Beh, a meno che tu non abbia un problema grave o stia accusando dei dolori importanti, il GP non ti farà nessun referral. 

Questo vale anche per le analisi del sangue che il GP potrebbe tranquillamente fare ma, a meno che tu non stia seriamente male e non gli porti diecimila ragioni per le quali dovresti farle, ti darà qualche consiglio o qualche integratore da prendere e via.

Loro risparmiano, ma tu starai meglio?

Insomma, non esiste la prevenzione, ma esiste recarsi dallo specialista solamente quando si ha già un problema.

Se, giustamente, vorrai comunque andare da un ginecologo o farti le analisi del sangue dovrai scavalcare la NHS, andando privatamente.

L’assistenza sanitaria privata in Scozia

persona con camiche che tiene in mano pillole e banconote

In base alla città dove vivi ci saranno varie cliniche a disposizione che potrai contattare liberamente, senza avere un referral dal GP.

NB: il sistema sanitario privato non è economico come quello italiano.

A questo punto, dopo aver parlato in segreteria, fisserai un appuntamento, detto “consultation”, durante in quale incontrerai il medico e spiegherai il tuo malessere.

Questo incontro è puramente una chiacchierata, nella quale il medico cercherà di fare una diagnosi in base ai tuoi sintomi. Non seguirà, quindi, nessuna visita o esami specifici. I costi per 15 minuti di consultation, da che ho memoria, erano di £200 (potrebbero anche essere aumentati).

Se, dopo la consultation, il dottore o la dottoressa non hanno chiara la situazione (trattandosi di una chiacchierata è anche comprensibile), potrebbero fissarti degli esami da fare più specifici.

I costi di questi esami ovviamente variano e non ti farò esempi, ma si può arrivare anche a migliaia di euro (almeno questo era il prezzo che avrei dovuto pagare per un’esame che in Italia costava 200 euro). Non voglio immaginare un’operazione.

Insomma, mi sembra evidente che in pochi si possano permettere di andare in una clinica privata. 

Per questo motivo esistono le assicurazioni sanitarie.

Come funzionano le assicurazioni sanitarie in Scozia?

Laptop con mani che scrivono su tastiera e stetoscopio per assistenza sanitaria in Scozia

Prima di avere un lavoro che mi pagasse l’assicurazione sanitaria (solitamente la pagano ai dipendenti e a un/una eventuale partner), l’avevo stipulata io, privatamente.

Ricordo che pagavo £60 al mese e potevo usufruire di svariati servizi, tranne qualche operazione particolare. Era una buona assicurazione, nulla di cui lamentarmi.

Per gli esami avevo accesso alle cliniche convenzionate di Edimburgo, che erano tre.

Ma vediamo come funziona l’assistenza sanitaria tramite assicurazioni private in Scozia.

Innanzitutto, potrai prenotare un GP virtuale (a qualsiasi ora) e connetterti con lui/lei tramite una videocall, durante la quale spiegherai i tuoi problemi.

Solitamente questi GP non sono come il medico di base, nel senso che sono più propensi a fare i referral.

Una volta rinviatə da unə specialista, ti verranno fornite dall’assicurazione le cliniche in cui potrai andare e una limitata scelta di medici ai quali rivolgerti.

Non dovrai far altro che chiamare e prenotare.

Se si tratta di servizi particolari come fisioterapista, accertati prima con l’assicurazione che sia coperto (il medico virtuale non lo saprà).

In questo modo se vorrai vedere uno specialista, anche solo per una visita di controllo, sarà molto più facile. Non ci sarà bisogno di aspettare mesi sotto cure basiche o rimedi naturali inutili, rischiando di peggiorare le tue condizioni.

Ovviamente, aver a che fare con le assicurazioni ha i suoi svantaggi. Uno di questi, che mi capitò, fu di non essere coperta dall’assicurazione per problemi di salute pregressi.

Ovvero, qualora mi tornasse un problema di salute (serio o meno) che si era già manifestato in passato, loro non mi avrebbero curata perché andava contro ai criteri dell’assicurazione. Sarei stata, quindi, costretta a rivolgermi dal medico della mutua.

Sembra un’assurdità ma, come ogni assicurazione, si tratta di un contratto con clausole, termini e condizioni, che ha poco di umano e nessuno si dispiacerà per te. Non te lo aspettare. Ti tratteranno come un/a cliente di una qualsiasi assicurazione.

Quindi accertati, prima di firmare il contratto, che cosa è coperto dall’assicurazione e attenziona eventuali clausole (altrimenti, potrai sempre mentire sulla situazione pregressa).

Nonostante ciò, investire in un’assicurazione privata può rendere la tua esperienza sanitaria migliore, accelerare le tempistiche e farti dormire sonni tranquilli. Potresti anche estendere l’area di copertura (pagando di più) ad altre zone del Regno Unito per avere più scelta di medici specialisti.

Ultime riflessioni

Non mi sentirei di definire l’assistenza sanitaria in Scozia come negativa al 100%, perché ha i suoi vantaggi. Si tratta solo di imparare a conoscerla (e magari non farlo a spese della tua salute).

Una volta che hai capito come muoverti, potresti stipulare un’assicurazione privata e continuare a recarti dal GP per prescrizioni di base che non hai intenzione di pagare.

Personalmente, preferirei pagare le prescrizioni, ma avere un sistema sanitario che funzioni con medici di base competenti e che abbiano davvero a cuore la tua salute.

Fortunatamente, in Italia, ci insegnano che la prevenzione è fondamentale e ci abituano a fare visite di controllo continuo. In Scozia l’approccio alla salute e le informazioni divulgate al pubblico sono totalmente diverse e, se vogliamo, anche limitate.  

Il consiglio che ti dò è quello di imparare a esagerare anche quando non serve. Esagera i tuoi sintomi e fatti vedere davvero preoccupatə, non per imbrogliare chi ti sta davanti, ma per curare te stessə.

Se oggi ti sembrerà strano, col tempo imparerai.

Considera, inoltre, che gli ospedali scozzesi sono alla continua ricerca di personale competente (anche straniero) da assumere. Se vuoi trasferirti in UK e svolgi una professione medica, potresti cercare lavoro e ottenere il visto apposito che gode di grandi benefici. Sicuramente le condizioni lavorative sarebbero migliori di quelle italiane e potresti fare la differenza per quegli expat abituati ad altri trattamenti.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia rassicuratə, sotto un certo punto di vista. 

Io mi sono ripromessa di divulgare sempre la verità nel mio blog, per cui sono stata sincera.

Non desidero raccontarti che il mondo è perfetto, ma mostrarti che il mondo ha le sue imperfezioni e che ci si può vivere comunque, adottando specifiche accortezze.

Se vuoi contattarmi per qualsiasi domanda puoi scrivermi tramite l’apposito box o commentare. Puoi anche condividerlo sui social, mi farebbe un enorme piacere!

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Ciao, il mio nome è Camilla e sono un'italiana espatriata. Mi sono trasferita all'estero nel 2018 e da lì è cominciata una nuova vita per me. Vivere all'estero ha cambiato radicalmente la mia percezione della realtà, proiettandomi verso la vita che volevo ma che non avevo il coraggio di sognare.

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