Sogno una vita all’estero

Il blog sulla vita a Edimburgo

Cerca
Close this search box.
Foto profilo Camilla Bianco

Hiya,

benvenutə sul mio blog!

Mi chiamo Camilla Bianco e vengo da un piccolo paesino ligure, dove sono nata e cresciuta.

La mia storia inizia come tante altre: ho frequentato le scuole e poi mi sono iscritta all’università.

Dopo la laurea, ho cominciato pensare a cosa fare nel mio futuro, se continuare gli studi, cominciare a cercare un lavoro o spostarmi in una città più grande.

Nessuna di quelle opzioni mi avrebbe resa felice, perché non era quello che volevo. Sentivo dentro di me una spinta energetica a uscire dai miei confini e conoscere una nuova realtà.

Ho deciso di ascoltarmi e ho comprato un biglietto di sola andata. Un viaggio completamente in solitaria, destinazione: Edimburgo. La Scozia è stata fin da subito un Paese estremamente accogliente, ricco di opportunità e povero di giudizi.

Edimburgo è stata casa mia per quasi sei anni.

Andare all’estero mi ha consentito di ripartire da me, conoscermi più a fondo e diventare una miglior versione di me stessa, grazie a un processo evolutivo difficile, ma necessario. 

Se un fiore non riesce a sbocciare non nutrirlo più del necessario, non modificarlo. Forse non è lui ad essere sbagliato, ma è l’ambiente nel quale si trova che va cambiato.

fiore viola tra le foglie verdi

La mia prima esperienza di vita all’estero non è stata tutto rosa e fiori: ci sono stati momenti di grande difficoltà e momenti di indescrivibile gioia.

Leggi la mia storia per scoprire come potresti evolvere all’estero.

My mission

La mia missione, attraverso questo blog, è quella di raccontarvi il mio vissuto e le mie esperienze proprio qui, in Scozia.

Vorrei essere esattamente la persona che avrei voluto conoscere il giorno in cui ho deciso di andare all’estero. Lasciare casa può sembrare semplice, specie se spinti da un presente intollerabile, ingiusto, ma non è così. Non è facile rinunciare a tutto ciò che hai sempre conosciuto, lasciar andare chi ami e uscire dalla propria comfort zone.

Nel mio caso, c’era tanta curiosità, mi chiedevo com’erano le cose là fuori, laddove io non c’ero, com’era vivere tutti i giorni parlando un’altra lingua, com’era ripartire da zero in un Paese dove non conoscevo nessuno. Forse si stava meglio, c’era più leggerezza di vivere. 

Volevo qualcuno che mi dicesse che non ero l’unica a desiderare un futuro migliore, un lavoro dignitoso, una mentalità aperta e meno pregiudizi. Qualcuno che mi dicesse che esisteva un posto in cui la gente ti accetta così come sei, che riconosce i tuoi valori senza dirti che se sei troppo giovane o troppo vecchiə, che non pretende che sgobbi per guadagnarti tutto.

Quel posto, quel modo di vivere, quella leggerezza d’animo, io l’ho trovata. E così, mi auguro che la possiate trovare anche voi.